La violenza è giustificata se serve a combattere l’odio? È a questa domanda che E domani il mondo intero, il nuovo film di Julia Von Heinz in uscita su Netflix, tenta di rispondere. Tra gruppi antifascisti e neonazisti, la regista ci offre una riflessione sulla Germania contemporanea.

La Germania contemporanea è sconvolta da diversi attacchi terroristici che hanno in comune la componente razziale. Luisa, studentessa ventenne, è convinta, così come molti altri giovani, che sia giunto il momento di agire. Si unisce quindi ad un gruppo di Antifa (antifascisti) in contrapposizione ai movimenti neonazisti che, in questi giorni, stanno gettando il paese nel panico.

Luisa prenderà quindi parte a diverse azioni, ma lo fa non solo per coinvolgimento e convinzione politica. La ragazza è infatti anche innamorata di Alfa, figlio di un professore e convinto attivista antifascista. Quando Alfa e Lenor vengono a conoscenza del piano di un gruppo neonazista, decidono di mettersi in azione. Luisa dovrà quindi capire se la violenza, se utilizzata per combattere l’odio razziale, sia giustificata. Il rischio però è molto alto: l’assottigliarsi del confine tra bene e male rende molto più semplice la possibilità di perdersi.

ulia Von Heinz ha quindi creato un prodotto che vuole guardare a questa “nostalgia del passato” il fascino che il vecchio Npd (Nationaldemokratische Partei Deutschlands, il partito nazionaldemocratico) ancora esercita sui tedeschi. È per questo che è stato scelto proprio questo titolo, E domani il mondo intero, in originale Und morgen die ganze Welt.